Questa è la storia di due solitudini che si incontrano nel tempo dilatato di una notte a Teheran. Una donna che ha imparato a dire qualche ostinato “no” e desideranti, splendidi “sì”. Se c’è una cosa che la polizia morale iraniana teme è proprio questo tipo di libertà.
Esiste un’età per l’amore? E poi, che cos’è l’amore? Come nasce? E quanto può durare? Deve necessariamente essere determinato dal contesto sociopolitico, che può anche scegliere di farlo finire?
Questo film candidato al Goldener Bär del Festival Internazionale di Berlino del 2024 somiglia al suo protagonista: un giardino inizialmente buio poi gradualmente illuminato dalla sua bellezza. Una luce che resiste alla paura. Una dolce rivoluzione.
Consigliato da Martina della Casa delle donne di Parma