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19-09 ore 14.30
Parco I Maggio – Parma
La definizione di femminismo intersezionale è divenuta comune nei dibattiti del femminismo contemporaneo. È ormai largamente condivisa l’idea che sia necessario pensare ad un femminismo capace di includere le diverse identità sociali e di affrontare insieme i diversi tipi di discriminazione e di oppressione. Nonostante questi presupposti i luoghi dell’attivismo femminista faticano ancora a comprendere questa pluralità, garantendogli spazi di azione e parola. Questo avviene anche per il coinvolgimento delle donne migranti, ancora troppo spesso oggetti dei dibattiti femministi piuttosto che reali interlocutrici. A partire da tali osservazioni diviene necessario interrogarsi sul significato di un femminismo antirazzista e decoloniale, per un attivismo che non si fermi alle definizioni, ma sia capace di adottare nuove pratiche e nuovi posizionamenti, per la creazione di spazi sempre più inclusivi.
Affronteremo questo tema insieme a tre ricercatrici e attiviste: Marie Moise (Jacobin Italia), Mackda Ghebremariam Tesfau (Fondazione UniverMantova), Rahel Sereke (fondatrice dell’associazione Cambio Passo). Modera Silvia Vesco (Ciac – Casa Donne Parma).