CENTO POZZI DI SALAGA di Ayesha Harruna Attah (Marcos y Marcos, 2019) [Libro]

“Da piccola aveva chiesto a Mma perché gli uomini non facevano bambini. L’anziana le aveva risposto che Allah aveva creato le donne in modo che fossero più forti dentro, mentre gli uomini erano più forti fuori. Questa risposta non l’aveva mai soddisfatta, soprattutto perché se c’era un peso da sollevare era sempre lei a farlo.”

Ghana precoloniale del IX secolo. Due donne alla ricerca della propria libertà: Aminah è una quindicenne che vive sulla pista delle carovane e la sua crescita sarà segnata dal rapimento e dallo schiavismo che la sottrae a una vita ancora piena di promesse, ma dimostrerà il suo coraggio e la sua forza. Il suo destino s’incrocia con quello della guerriera ribelle Wurche, nata in una famiglia potente, nella quale prova a mettere in discussione le gerarchie, aspirando al governo. Nata regale ma donna, la sua intelligenza è sottovalutata e il suo corpo usato per cementare alleanze politiche. Il romanzo fa riflettere sul ruolo delle donne nella società, nelle relazioni, sui desideri e sulle difficoltà personali in un periodo della storia africana caratterizzato da una maggiore persecuzione.

L’autrice è nata ad Accra nel 1983, vive in Senegal. Ripercorrendo la storia della trisavola venduta come schiava sul mercato di Salaga negli anni cruciali dell’aggressione europea, affronta questioni nodali dall’epoca precoloniale al colonialismo.

Consigliato da Giovanna della Casa delle Donne di Parma