A più di trent’anni dalla sua pubblicazione, “Con il vento nei capelli’ continua ad essere una testimonianza potente e necessaria. In un periodo storico paradossale come quello attuale, in cui la narrazione degli eventi in Palestina sembra iniziare con il 7 ottobre, ignorando decenni di storia e sofferenza, la voce di Salem si fa sentire con ancora più forza.
Il libro, pubblicato postumo, è un’autobiografia che ripercorre la vita di Salwa, donna palestinese testimone della Nakba e costretta a un lungo esilio. La sua storia si intreccia indissolubilmente con quella della Palestina nel corso del Novecento, offrendo uno sguardo profondo e personale su una storia spesso soffocata da una narrazione parziale e distorta.
Il libro di Salem ci invita a uscire dalla visione occidentale degli arabi come un blocco monolitico, privo di individualità e storia. Ci racconta l’infanzia tra gli agrumeti e gli ulivi, la Nakba, la catastrofe del ’48, e poi Haifa, Nablus, Damasco, la tragedia del ’67, quando i palestinesi persero per sempre il diritto di tornare. E ancora, Vienna e infine Parma.
Intanto Salem legge e studia, cresce e si ribella allo stato delle cose. E’ una militante del partito Ba’ath e scopre i testi femministi. Rifiuta sempre di mettere il mandil, il fazzoletto, sfidando le convenzioni sociali e politiche, rivendicando la propria libertà e il diritto di essere sé stessa.
“Da noi esiste un’espressione particolare per indicare le ragazze troppo libere: ala hall shàrhia, che significa con i capelli sciolti. Ho sempre trovato molto singolare che un’immagine così bella, l’immagine di una ragazza con i capelli al vento, fosse un’espressione offensiva” scrive Salem.
“Con il vento nei capelli” è un libro toccante e commovente, che invita a riflettere sulla storia del nostro tempo. Salem ci aiuta a capire la complessità della “questione palestinese” e a sentire, attraverso una voce femminile e femminista, la sofferenza di un popolo che lotta per il riconoscimento dei propri diritti.
Consigliato da Gaetana della Casa delle donne di Parma
