Nel 2021, Torrey Peters, scrittrice transgender americana, ha vinto con questo romanzo il PEN/Hemingway Award per la miglior opera prima. Famiglia, femminilità e maternità sono al centro delle vicende che, in una New York caotica e complicata, coinvolgono tre giovan* alle prese con una decisione importante. C’è Reese, donna transgender che sente forte il richiamo della maternità e c’è Ames, che ha avuto una relazione con lei nel periodo della transizione ma che, dopo la rottura, ha intrapreso il processo inverso. E c’è Katrina, donna cisgender, suo capo e attuale amante che si ritrova incinta. Che fare? Per Ames, che ha sempre considerato Reese la sua famiglia, coinvolgerla in un’ipotesi di futuro è inevitabile; così come lo è per lei lasciarsi sedurre dall’idea di poter condividere l’esperienza della maternità. Per Katrina invece, che ha alle spalle un matrimonio fallito e un aborto sofferto, potrebbe essere l’occasione per trasformare, allargando l’orizzonte delle possibilità, la propria vita. Tiene ad Ames e Reese, che ha accettato di conoscere, le piace. Una “detransizione” anche per lei?
Intervistata in occasione dell’ultimo Salone del libro di Torino sulla scelta del titolo, l’autrice, che utilizza il termine per descrivere l’esperienza di tutti e tre i personaggi, ha risposto: “… riguarda tutto ciò che comporta impegnarsi per cambiare sé stessi…Accettare il fatto che si possa cambiare idea rispetto al proprio genere o rispetto al tipo di famiglia che si sceglie non dovrebbe essere oggetto di colpevolizzazione”.
Alla fine del romanzo ci si ritrova con più domande che risposte. Come se per l’autrice l’importante fosse mettere a disposizione di chi legge il racconto di una realtà interpretata fuori da ogni cliché e a noi toccasse trovare una soluzione.
Consigliato da Letizia della Casa delle donne di Parma