17-09 ore 18.30
Parco I Maggio – Parma

C’è ancora tanto bisogno di femminismo, e non si tratta solo di uno slogan, ma di una realtà che viviamo quotidianamente sulla nostra pelle. C’è bisogno di femminismo nel mondo del lavoro, dove ancora le donne  si trovano ad occupare posti  meno qualificati, più precari e peggio retribuiti. C’è bisogno perché una lavoratrice donna facilmente è chiamata signora e non dottoressa, perché ancora nei convegni e nei luoghi accademici o di prestigio e potere spesso la nostra presenza è invisibile o quanto meno risibile.

C’è bisogno di femminismo nelle relazioni, per ridare dignità alle differenze, per superare costruzioni  identitarie stereotipate che imprigionano uomini, donne e ancora di più le soggettività che non si riconoscono nella logica binaria del maschile e del femminile. C’è bisogno di femminismo per abbattere gerarchie e dinamiche di forza che ci obbligano a guardare il mondo con occhi sessisti, applicando ancora schemi imposti da un sistema patriarcale che credavamo abbattuto, ma che, al contrario, pare rafforzarsi sempre più, grazie a chi del femminismo non solo pensa di poterne fare a meno, ma addirittura lo attacca, lo deride, lo mette al bando.

C’è bisogno di femminismo per sentirci tuttǝ più liberǝ e autentichǝ. C’è ne bisogno per stare bene, come ci racconteranno Giulia Blasi (scrittrice, docente universitaria e fomentatrice a vario titolo), Lorenzo Gasparrini (filosofo, femminista, scrittore e divulgatore di argomenti riguardo gli studi di genere, soprattutto rivolti a un pubblico maschile), Michela Murgia (scrittrice, intellettuale e conduttrice radiofonica). Modera Benedetta Pintus (giornalista, fondatrice e amministratrice di Pasionaria.it).

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