di Sophie Hyde, 2022 [Film]

Ci sono commedie che travalicano il puro intrattenimento per spingersi a dire qualcosa di più. “Il piacere è tutto mio” è una di queste e solo una donna (Sophie Hyde) poteva dirigerla, solo una donna (Katy Brand) poteva cesellarne i dialoghi acuti, fitti di un’intelligenza leggera. E solo un’attrice come Emma Thompson poteva interpretarla con tale soave verità.
La storia è presto detta: un’insegnante sessantenne vedova e in pensione decide di scegliere su un sito di incontri un avvenente gigolò per scoprire e vivere un’esperienza sessuale appagante, sempre negata nel corso del suo matrimonio. Una storia che, presa in quanto tale, si presterebbe a innumerevoli luoghi comuni, primo fra tutti che il giovane e bellissimo maschio, magnanimo, giunga a risolvere la sua insoddisfazione.
Ma lei, un’incantevole Emma Thompson, lontana anni luce dagli stereotipi delle sessantenni hollywoodiane devastate dalla chirurgia e alla ricerca della perduta giovinezza, con i suoi goffi e teneri elenchi di prestazioni che vorrebbe provare, non cerca solo un orgasmo, perché una sessualità libera e felice altro non è che il riuscire ad aderire a sé stesse e ai propri intimi, veri desideri.
Nei dialoghi intensi fra i due scorre dunque questa ricerca. Non si ammicca al sesso e non lo si sottintende, se ne parla esplicitamente e con una mirabile assenza di volgarità. In questo incontro si parla molto di vita, della vita di entrambi. E il desiderato orgasmo non giungerà infine dalla pur appassionata dedizione di lui. Niente risvolti romantici, volti a creare il tanto sospirato lieto fine. Come si sono incontrati si lasceranno, forse con qualcosa di mutato in entrambi.
E l’ultima inquadratura, una Emma Thompson attrice premio Oscar di 63 anni che senza filtri si guarda nuda nello specchio, getta una luce potente e libera sul corpo femminile e sulla sua inalienabile bellezza.
Consigliato da Stefania amica della Casa delle donne di Parma